Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
eccellenti. Mi ricordo d'un certo Venanzio del castello di Marino - antico feudo de' Colonnesi - giovane della mia età, vero tipo dell'antico sangue
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tiranno, e finire coll'innocenza premiata e il traditore punito; oppure ancora - di queste novità basta volerne - introdurre Marino in armi, sedizione
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Nel bosco della Faiola, ad un miglio di distanza da Marino, era una povera cappelletta composta di quattro mura ed un tetto, dedicata ad una Madonna
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potuto essere giornalista a stampa se fosse nato altrove, mentre a Marino gli toccava contentarsi d'essere giornalista a parole, e farsi il gazzettino
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superbia considerare l'ospite piú importante. Credo poi di aver contribuito a chiamar gente a Marino, ed indurli col mio esempio a scegliere per
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mio!... non so in verità dove stessi col cervello! Altro che il sor Checco, e Venanzio, e Marino! Un trattato di morale né piú né meno mi veniva
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
m'è venuto a me. Bisognerebbe dunque variare argomento. Variare almeno la scena, far fagotto e lasciar Marino. Ma dove s'avrebbe a andare? Chi mi